L'aumento del livello plasmatico di SP-A è un predittore di mortalità precoce tra i pazienti con fibrosi polmonare idiopatica


Le proteine del surfattante ( SP ) A e D hanno avuto un valore prognostico per la mortalità nei pazienti con fibrosi polmonare idiopatica in studi precedenti la riclassificazione delle polmoniti interstiziali idiopatiche.

Ricercatori dell’University of Cincinnati negli Stati Uniti, hanno ipotizzato che al basale le concentrazioni di SP-A e SP-D fossero indipendentemente associate alla mortalità tra i pazienti con fibrosi polmonare idiopatica confermata da biopsia, e fossero in grado di migliorare un modello di predizione della mortalità.

E’ stata valutata l'associazione tra la concentrazione di SP-A e SP-D e la mortalità in 82 pazienti con fibrosi polmonare idiopatica provata da biopsia chirurgica al polmone. Per predire la mortalità a 1 anno sono stati utilizzati modelli di regressione con solo predittori clinici e modelli con predittori clinici assieme a biomarcatori predittivi.

Dopo il controllo dei noti predittori clinici di mortalità, si è rilevato che ogni aumento di 49 ng/mL nel livello basale di SP-A era associato ad un aumento del rischio di mortalità di 3.3 volte ( p=0.003 adattato ) nel primo anno dopo la presentazione. Non si è osservata un’associazione statisticamente significativa tra proteine SP-D e mortalità ( p=0.053 ).

E’ stato dimostrato un miglioramento significativo del modello di previsione della mortalità a 1 anno quando le SP-A e SP-D sono state aggiunte ai soli predittori clinici ( p=0.03 ).

In conclusione, l’aumento del livello sierico di SP-A è un predittore forte e indipendente di mortalità precoce tra i pazienti con fibrosi polmonare idiopatica. Un modello di previsione contenente SP-A e SP-D si è dimostrato notevolmente superiore a un modello con solo predittori clinici. ( Xagena_2009 )

Kinder BW et al, Chest 2009; 135: 1557-1563



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