Pralsetinib come terapia bersaglio per il trattamento del cancro al polmone non a piccole cellule in fase avanzata, con mutazione RET


Pralsetinib ( Gavreto ), una nuova terapia target, era stata approvata da EMA ( European Medicines Agency ) nel novembre 2021 in monoterapia per il trattamento dei pazienti adulti con cancro al polmone non a piccole cellule ( NSCLC ) in stadio avanzato positivo per la fusione del gene RET ( REarranged during Transfection ) non precedentemente trattati con un inibitore di RET .

Il tumore al polmone non-a-piccole cellule positivo alla fusione di RET colpisce ogni anno circa 37.500 persone in tutto il mondo ed è diagnosticato spesso in pazienti più giovani rispetto all’età media delle persone che ricevono diagnosi di tumore al polmone, e in persone senza una forte abitudine al fumo.

Oltre al tumore al polmone non a piccole cellule, le alterazioni RET sono anche driver oncogenici per altre tipologie di tumore, come i tumori tiroidei.
Pralsetinib ha dimostrato di agire in diversi tipi di tumori solidi, un dato che indica un potenziale d’azione agnostico, ossia indipendente dal tipo di tumore.
La Food and Drug Administration ( FDA ) degli Stati Uniti ha approvato Pralsetinib per il trattamento dei pazienti adulti con tumore polmonare non a piccole cellule metastatico RET-positivo, e per il trattamento dei pazienti adulti e pediatrici di età pari o superiore a 12 anni che presentano tumori alla tiroide avanzati positivi per alterazioni di RET.

Studio ARROW

ARROW è uno studio first-in-human di fase I/II, in aperto, ed è stato disegnato per valutare la sicurezza, la tollerabilità e l'efficacia di Pralsetinib, somministrato per via orale, nei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule positivo alla fusione di RET, carcinoma midollare tiroideo con mutazione RET, carcinoma tiroideo positivo alla fusione di RET e altri tipi di tumori solidi con alterazioni a carico del gene RET.

I dati aggiornati dello studio ARROW, presentati durante il Congresso 2022 della Società Europea di Oncologica Medica ( ESMO ), hanno confermato che, anche in presenza di una mediana di follow-up di 26,8 mesi, Pralsetinib ha dimostrato un’attività clinica robusta e duratura nei pazienti con tumore NSCLC caratterizzati da alterazioni del gene RET.
E' stato osservato un tasso di risposta del 63,1% nei pazienti precedentemente trattati con chemioterapia a base di Platino e del 77,6% nei pazienti che non avevano ancora ricevuto una terapia sistemica.

L’aggiornamento dello studio ARROW ha inoltre confermato il profilo di sicurezza e la tollerabilità del trattamento con Pralsetinib.

Tumori positivi per le alterazioni del gene RET

Le alterazioni del gene RET, quali fusioni e mutazioni, sono driver oncogenici in molti tipi di cancro, tra cui il carcinoma polmonare non a piccole cellule e diversi tipi di carcinoma tiroideo. Ogni anno nel mondo vengono diagnosticati circa 2,21 milioni di casi di carcinoma polmonare di cui circa 1,8 milioni sono casi di cancro al polmone.
Le fusioni del gene RET sono presenti in circa l'1-2% di questi pazienti, il che significa che il tumore NSCLC RET-positivo colpisce fino a 37.500 persone ogni anno.
Inoltre, il 10-20% circa dei pazienti con carcinoma papillare della tiroide ( il tipo più comune di carcinoma della tiroide ) è affetto da tumori positivi alla fusione di RET, mentre all’incirca il 90% dei soggetti con carcinoma midollare della tiroide in stadio avanzato ( una rara forma di cancro della tiroide ) sono portatori di mutazioni di RET.
In rari casi, si osservano fusioni di RET nel colangiocarcinoma, nel carcinoma colorettale, nel carcinoma neuroendocrino, nel carcinoma ovarico, nel carcinoma del pancreas e nel carcinoma del timo. ( Xagena_2022 )

Fonte: Roche, 2022

Xagena_Medicina_2022