Carcinoma polmonare non a piccole cellule avanzato: sicurezza e efficacia di Gefitinib nei pazienti chemioterapia-naive


La chemioterapia è raccomandata da diverse lineeguida cliniche per il carcinoma polmonare non a piccole cellule ( NSCLC ). Tuttavia, molti pazienti con forma avanzata di tumore polmonare non a piccole cellule non vengono sottoposti a chemioterapia a causa dell’età avanzata, dello scarso performance status, o anche per il rifiuto del paziente.

L’inibitore della tirosin-chinasi EFGR, Gefitinib ( Iressa ) ha mostrato attività antitumorale e un favorevole profilo di tossicità nei pazienti pretrattati con carcinoma del polmone non a piccole cellule avanzato, recidivante.
Il farmaco è stato reso disponibile mediante l’Expanded Access Program a più di 37.000 pazienti che non avevano risposto al trattamento standard, o erano non eleggibili alla chemioterapia, o l’avevano rifiutata.

La revisione retrospettiva delle cartelle cliniche di 1.671 pazienti consecutivi, arruolati in 11 Centri negli Stati Uniti, ha permesso di identificare 198 pazienti con tumore in fase avanzata che non avevano ricevuto una precedente chemioterapia.

Tutti i pazienti sono stati trattati con Gefitinib 250 mg/die fino a fallimento del trattamento o a insorgenza di tossicità.

I pazienti sono stati trattati per una media di 4,7 mesi.

I più comuni eventi avversi sono stati: diarrea ( 31,3% ) e rash ( 31,3% ).

I tassi di risposta completa e parziale sono stati 0,7% e 5,6%, rispettivamente, e il 40,6% presentava malattia stabile.

La sopravvivenza mediana è stata di 6 mesi, e la sopravvivenza stimata a 1 anno è stata del 29,7%.

In seguito, la maggioranza dei pazienti non è stata sottoposta a chemioterapia. ( Xagena_2006 )

Govindan R et al, Lung Cancer 2006; 53: 331-337



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XagenaFarmaci_2006