Nuovo approccio perioperatorio con Durvalumab, un immunoterapico anti-PD-L1, nel tumore al polmone non-a-piccole cellule. Studio AEGEAN


Nei pazienti con cancro polmonare non-a-piccole cellule, nonostante la malattia sia diagnosticata in fase iniziale, i tassi di recidiva dopo la chirurgia restano elevati, indipendentemente dal ricorso alla chemioterapia pre- o post-operatoria.
La tradizionale chemioterapia, infatti, non riesce ad avere un effetto in maniera significativa sulla diminuzione del rischio di recidiva di malattia locale o a distanza in percentuali superiori al 5%.

Il trattamento perioperatorio dello studio AEGEAN offre un approccio innovativo.

L’aggiunta di Durvalumab ( Imfinzi ), prima ( neoadiuvante ) e dopo ( adiuvante ) la chirurgia, ha il potenziale per diventare una strategia fondamentale che può modificare la storia del carcinoma polmonare non-a-piccole cellule in stadio precoce, aumentando significativamente le possibilità di cura.

I risultati dello studio AEGEAN confermano l’importanza di valutare in modo multidisciplinare con considerazioni aggiuntive in contesto diagnostico e terapeutico anche gli stadi iniziali del carcinoma polmonare.
Anche per il paziente candidabile alla chirurgia, è auspicabile poter offrire la migliore strategia terapeutica, integrando l’intervento chirurgico con trattamenti innovativi, prima e dopo la stessa chirurgia.
Questo approccio perioperatorio, potenzialmente, offre la possibilità di trattare un maggior numero di pazienti e anche con interventi chirurgici meno invasivi: la chemio-immunoterapia neoadiuvante è infatti in grado di ridurre le dimensioni del tumore e il trattamento perioperatorio offre anche la possibilità di ridurre il rischio di recidive.

Studio AEGEAN

Durvalumab è risultato generalmente ben tollerato e non sono stati osservati nuovi segnali di sicurezza nei setting neoadiuvante e adiuvante.
Inoltre, l’aggiunta di Durvalumab alla chemioterapia neoadiuvante è risultata in linea con il profilo già noto della combinazione e non ha compromesso la possibilità per i pazienti di procedere con la chirurgia, rispetto alla sola chemioterapia.
Dei pazienti trattati con il regime con Durvalumab, il 77,6% ha completato la chirurgia rispetto al 76,7% di quelli trattati solo con chemioterapia.
Gli eventi avversi di qualsiasi causa di grado 3/4 sono stati riscontrati nel 42,3% dei pazienti trattati con il regime con Durvalumab rispetto al 43,4% per la sola chemioterapia.

AEGEAN è uno studio globale di fase III randomizzato e controllato con placebo, in doppio cieco, multicentrico, per la valutazione di Durvalumab come trattamento perioperatorio dei pazienti con tumore polmonare non-a-piccole cellule di stadio IIA-IIIB ( secondo VIII edizione del Cancer Staging Manual di AJCC [ American Joint Committee on Cancer ] ) resecabile, indipendentemente dall’espressione di PD-L1.

La terapia perioperatoria comprende il trattamento prima e dopo la chirurgia, conosciuto anche come terapia neoadiuvante / adiuvante.

Nello studio, 802 pazienti sono stati randomizzati a ricevere la dose fissa di 1500mg di Durvalumab più chemioterapia o placebo più chemioterapia ogni 3 settimane per 4 cicli prima della chirurgia, seguiti da Durvalumab oppure placebo ogni 4 settimane ( fino a 12 cicli ) dopo la chirurgia.
I pazienti con alterazioni genetiche tumorali EGFR o ALK note sono stati esclusi dalle analisi primarie di efficacia.

Nello studio AEGEAN, gli endpoint primari erano risposta completa patologica, definito come assenza di tumore nel campione di resezione ( compresi i linfonodi ) dopo la terapia neoadiuvante, e sopravvivenza libera da eventi, definito come il tempo trascorso dalla randomizzazione a un evento come la recidiva del tumore, la progressione che preclude la chirurgia definitiva o la morte.
I principali endpoint secondari erano la risposta patologica maggiore, definita come tumore residuo inferiore o uguale al 10% nel tumore primario resecato dopo la terapia neoadiuvante, sopravvivenza libera da malattia ( DFS ), sopravvivenza globale ( OS ), sicurezza e qualità di vita.
Le analisi finali di risposta patologica sono state effettuate dopo che tutti i pazienti hanno avuto la possibilità di essere sottoposti a intervento chirurgico e a valutazione patologica secondo il protocollo dello studio.
Lo studio ha arruolato pazienti di 264 centri in più di 25 Paesi. ( Xagena_2023 )

Fonte: American Association for Cancer Research ( AACR ) Annual Meeting, 2023

Xagena_Medicina_2023