Ensifentrina, un nuovo inibitore della fosfodiesterasi, per il trattamento di mantenimento nei pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva


Ensifentrina ( Ohtuvayre ) è un nuovo inibitore della fosfodiesterasi 3 e 4, somministrato tramite nebulizzatore, che è stato approvato dalla FDA ( Food and Drug Administration )statunitense per il trattamento di mantenimento nei pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva ( BPCO ).

Studi in vitro e in vivo hanno dimostrato che gli effetti broncodilatatori e antinfiammatori sono i meccanismi d'azione dell'Ensifentrina. Altri inibitori della fosfodiesterasi utilizzati per il trattamento dei pazienti con BPCO includono Teofillina ( non più raccomandata ) e Roflumilast, un farmaco orale raccomandato solo per i pazienti con risposta inadeguata alle terapie inalatorie massimali, secondo le linee guida della Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease ( GOLD; NEJM JW Gen Med 2023 e Am J Respir Crit Care Med 2023; 207:819 ).

Negli studi ENHANCE-1 ed ENHANCE-2, circa 1500 pazienti con BPCO da moderata a grave sono stati randomizzati a ricevere Ensifentrina oppure placebo; La durata del trattamento è stata di 24 settimane per la maggior parte dei partecipanti. Il volume espiratorio forzato in 1 secondo ( FEV1 ) è migliorato significativamente ( di circa 91 mL ) con Ensifentrina rispetto al placebo, e la percentuale di pazienti con riacutizzazioni da moderate a gravi è stata inferiore nei gruppi trattati con Ensifentrina ( circa 8% vs circa 15% ). I sintomi giornalieri auto-riferiti sono migliorati tra i pazienti trattati con Ensifentrina, rispetto ai pazienti trattati con placebo, solo in uno dei due studi. Non sono stati segnalati effetti avversi importanti.

L'Ensifentrina è ufficialmente approvata per il trattamento di mantenimento negli adulti con BPCO, senza riferimento al suo ruolo specifico tra altri agenti. Viene somministrata in flaconcini da 3 mg tramite nebulizzatori jet standard due volte al giorno. Non è indicata per la gestione delle riacutizzazioni acute della BPCO o del broncospasmo acuto. Poiché sono state segnalate reazioni avverse psichiatriche, tra cui pensieri suicidi, è cosnsigliato valutare attentamente i rischi e i benefici nei pazienti con una storia di depressione o pensieri suicidi. ( Xagena_2024 )

Fonte: NEJM Journal Watch 2024

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