Vargatef, un triplo inibitore delle angiochinasi, nel trattamento di seconda linea del tumore del polmone non-a-piccole cellule


Nintedanib ( Vargatef ) ha ottenuto dalla Commissione Europea l’autorizzazione all’immissione in commercio. Nintedanib è un triplo inibitore di angiochinasi, che si è dimostrato efficace, in associazione a Docetaxel, nel trattamento del cancro del polmone non a piccole cellule ( NSCLC ) localmente avanzato, metastatico o localmente ricorrente con istologia adenocarcinoma, in seconda linea, quando la chemioterapia non è più in grado di contrastare la progressione.

Il carcinoma polmonare è uno dei tumori più comuni, e ogni anno comporta 1.8 milioni di nuovi casi e 1.6 milioni di decessi. In 9 casi su 10 colpisce una persona di età superiore ai 60, e nel 90% dei casi la causa primaria è il fumo di sigaretta.
Tra gli altri responsabili vanno ricordati amianto e gas radon.
Il tumore dle polmone non-a-piccole cellule è la tipologia più comune di cancro polmonare, presente in oltre l’85% dei casi.

L’approvazionedi Vargatef si è basata principalmente sui risultati positivi ottenuti nello studio LUME-Lung 1, che ha arruolato oltre 1.300 pazienti in 27 Paesi.
Nintedanib, in associazione a Docetaxel, ha dimostrato di ottenere una sopravvivenza globale mediana superiore all’anno ( 12.6 mesi ), in pazienti con adenocarcinoma polmonare avanzato dopo chemioterapia di prima linea ( rispetto ai 10.3 mesi con Docetaxel in ionoterapia ).

La maggior parte dei pazienti con tumore polmonare avanzato ( o metastatico ) è trattata oggi con regime di chemioterapia. Tuttavia, quella tradizionale colpisce in modo indiscriminato, colpendo non solo le cellule tumorali in rapida moltiplicazione, ma anche le cellule sane.
La ricerca ora sta orientandosi verso la selezione di terapie mirate, con farmaci sviluppati per individuare e colpire in maniera specifica le cellule tumorali e bloccarne lo sviluppo, la divisione e la diffusione, anziché avere un effetto tossico ampio su tutte le cellule.
Il termine terapie mirate si riferisce a un gruppo di farmaci che comprende: inibitori della trasduzione del segnale, inibitori della angiogenesi, inibitori delle chinasi coinvolte nel ciclo cellulare, anticorpi monoclonali e terapia genica.

Nintedanib ha come target tre recettori coinvolti nella angiogenesi e nella crescita tumorale inibendo contemporaneamente i recettori del fattore di crescita endoteliale vascolare ( VEGFR ), quelli di crescita derivato dalle piastrine ( PDGFR ) e quelli del fattore di crescita dei fibroblasti ( FGFR ). ( Xagena_2014 )

Fonte: Boehringer Ingelheim, 2014

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