BPCO con moderata desaturazione di ossigeno: ossigenoterapia nel lungo periodo
Non è nota l’efficacia dell’ossigenoterapia a lungo termine nei pazienti con BPCO ( broncopneumopatia cronica ostruttiva ) in fase stabile e moderata desaturazione di ossigeno a riposo o indotta dall’esercizio fisico.
Inizialmente lo studio è stato disegnato per verificare se l’ossigenoterapia a lungo termine determinasse un prolungamento della sopravvivenza rispetto al non-utilizzo dell’ossigeno nei pazienti con BPCO stabile e moderata desaturazione di ossigeno a riposo ( saturazione dell’ossiemoglobina misurata con pulsossimetro [ SpO2 ] compresa fra 89 e 93% ).
Dopo 7 mesi dall’inizio dello studio e dopo aver arruolato 34 pazienti, lo studio è stato ridisegnato per includere anche i pazienti che avevano una BPCO stabile con moderata desaturazione indotta dall’esercizio fisico ( durante il test del cammino per 6 minuti SpO2 maggiore o uguale a 80% per maggiore o uguale a 5 minuti e minore di 90% per 10 secondi o più ) e per inserire anche il tempo fino al primo ricovero ospedaliero per qualsiasi causa nel nuovo indice composito primario di esito.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale, in un rapporto 1:1, a ricevere ossigenoterapia nel lungo periodo ( gruppo in ossigenoterapia ) o non ( gruppo senza ossigenoterapia ).
Nel gruppo in ossigenoterapia, ai pazienti con desaturazione a riposo era prescritta terapia con ossigeno per 24 ore/die, mentre a quelli con desaturazione solo durante esercizio fisico l’ossigenoterapia era prescritta durante l’esercizio e il periodo di sonno.
L’assegnazione al gruppo di studio non era nascosta.
Un totale di 738 pazienti da 42 Centri sono stati seguiti da 1 a 6 anni.
In una analisi del tempo per la comparsa dell’evento ( time-to-event ), non sono state trovate differenze significative tra il gruppo in ossigenoterapia e il gruppo senza ossigeno riguardo alla durata della sopravvivenza o al tempo fino al primo ricovero ( rapporto di rischio, RR=0.94; intervallo di confidenza al 95% [ IC ] 0.79-1.12; P = 0.52 ), né all’ammontare di tutti i ricoveri ( rapporto di incidenza 1.01; 95% CI 0.91-1.13 ), all’incidenza delle riacutizzazioni ( rapporto di incidenza 1.08; IC 95% 0.98-1.19 ) e al numero di ricoveri correlati con la BPCO ( rapporto di incidenza 0.99; IC 95% 0.83-1.17 ).
Non sono state osservate differenze significative tra i gruppi relativamente alle misure della qualità di vita, della funzione respiratoria e della distanza percorsa in 6 minuti.
In conclusione, nei pazienti con BPCO stabile e moderata desaturazione di ossigeno a riposo o durante esercizio fisico, la prescrizione dell’ossigenoterapia nel lungo termine non ha determinato un aumento del tempo di sopravvivenza o fino al primo ricovero rispetto a quelli non-trattati con ossigenoterapia, né ha prodotto uno stabile beneficio riguardo ad alcuna delle altre misure effettuate. ( Xagena_2016 )
Albert RK et al, N Engl J Med 2016;375:1617-1627
Xagena_Medicina_2016