L’intervento precoce può migliorare l’outcome clinico della polmonite interstiziale acuta


Uno studio retrospettivo, compiuto da un gruppo di Ricercatori coreani, ha valutato l’outcome della polmonite interstiziale acuta nei pazienti sottoposti a precoci procedure diagnostiche e che avevano ricevuto ventilazione meccanica con strategia protettiva sul polmone, e terapia immunosoppressiva precoce.

Hanno preso parte allo studio 10 pazienti con polmonite interstiziale acuta che si è presentata con sindrome da distress respiratorio acuto idiopatico e che mostrava danno alveolare diffuso nei campioni bioptici.

L’età media dei partecipanti era di 65.5 anni.
I pazienti si sono presentati alla visita ospedaliera con una durata media di dispnea grave in media di 9.5 giorni.
Tutti hanno avuto bisogno di ventilazione meccanica che è iniziata in media nel primo giorno di ospedalizzazione e che è continuata mediamente per 9.5 giorni.

E’ stato seguito un iter diagnostico aggressivo per l’infezione respiratoria, compreso il lavaggio broncoalveolare, mediamente al secondo giorno di ospedalizzazione.

La terapia pulse ad alto dosaggio di steroidi è stata iniziata mediamente dopo 3.5 giorni di ospedalizzazione, mentre la biopsia polmonare è stata compiuta mediamente al quarto giorno di ricovero.

L’80% dei pazienti ( n = 8 ) è sopravvissuto alla dimissione ospedaliera.

Interventi precoci, così come un approccio diagnostico aggressivo, la ventilazione meccanica con strategia polmone-protettiva, e la precoce terapia di immunosoppressione possono migliorare l’outcome clinico nei pazienti con polmonite interstiziale acuta. ( Xagena_2006 )

Suh GY et al, Chest 2006; 129: 753-761




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