Uno studio testa a testa tra Dostarlimab e Pembrolizumab nel cancro del polmone ha raggiunto l'endpoint chiave, il tasso di risposta obiettiva


Uno studio testa-a-testa sugli inibitori PD-1 Dostarlimab ( Jemperli ) e Pembrolizumab ( Keytruda ), ciascuno in combinazione con la chemioterapia, ha raggiunto il suo endpoint primario di tasso di risposta obiettiva tra i pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) metastatico non-squamoso.
I dati principali dello studio randomizzato di fase 2 PERLA hanno mostrato anche che Dostarlimab ha un profilo di sicurezza coerente con regimi simili in precedenti studi clinici.

Lo studio PERLA, in aperto e in doppio cieco, ha incluso 243 pazienti di prima linea con tumore NSCLC metastatico non-squamoso e senza mutazioni note di EGFR, ALK, mutazione BRAF V600E o di altre mutazioni genomiche per le quali è disponibile una terapia mirata approvata.

Il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) di Dostarlimab più chemioterapia rispetto a Pembrolizumab più chemioterapia, secondo la revisione centrale indipendente in cieco secondo RECIST v1.1, è servito come endpoint primario.
Gli endpoint secondari hanno incluso la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ), la sopravvivenza globale ( OS ) e la sicurezza valutate dallo sperimentatore.
Lo studio non era stato disegnato per dimostrare la superiorità.

Gli eventi avversi più comuni emergenti dal trattamento con Dostarlimab sono stati: anemia, astenia, nausea, costipazione, tosse, dispnea, vomito, diminuzione dell'appetito e neutropenia.

Dostarlimab è un anticorpo che blocca il recettore PD-1 della morte programmata che si lega al recettore PD-1 e blocca la sua interazione con i ligandi PD-1 PD-L1 e PD-L2. ( Xagena_2022 )

Fonte: GSK, 2022

Xagena_Medicina_2022