Carcinoma polmonare non-a-piccole cellule: Carboplatino e Paclitaxel con o senza Vadimezan


È stato condotto uno studio di fase III per verificare se il nuovo agente vasculo-distruttore ASA404 ( Vadimezan ), quando combinato con chemioterapia di prima linea basata su Platino, fosse in grado di migliorare la sopravvivenza nei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule in stadio avanzato versus la sola chemioterapia.

Pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule in stadio avanzato IIIB o IV, stratificati per sesso e istologia del cancro, sono stati assegnati in maniera casuale e in un rapporto 1:1 a Paclitaxel ( 200 mg/m2 ) e Carboplatino ( area sotto la curva, 6.0 ) con o senza ASA404 ( 1800 mg m2 ), somministrati per via intravenosa una volta ogni 3 settimane per 6 cicli seguiti da terapia di mantenimento con ASA404 o placebo.

L’endpoint primario era la sopravvivenza generale; quelli secondari includevano il tasso di risposta generale e la sopravvivenza libera da progressione.

Nello studio, interrotto per futilità all’analisi ad interim, sono stati coinvolti 1299 pazienti.

All’analisi finale, non sono emerse differenze nella sopravvivenza generale tra ASA404 ( n=649 ) e placebo ( n=650 ): la sopravvivenza generale mediana è stata pari a 13.4 e a 12.7 mesi, rispettivamente ( hazard ratio [ HR ], 1.01; P=0.535 ).

Similmente, non sono state osservate differenze nella sopravvivenza generale negli strati basati su istologia ( squamoso o non-squamoso ) e sesso ( maschi o femmine ).

La sopravvivenza libera da progressione mediana è stata di 5.5 mesi in entrambi i bracci dello studio ( HR=1.04; P=0.727 ), mentre il tasso di risposta generale è stato del 25% in entrambi i bracci ( P=1.0 ).

Il tasso generale di eventi avversi è risultato comparabile tra i bracci ASA404 e placebo.
Neutropenia di grado 4 ( 27% vs 19% ) e dolore al sito di infusione ( 10% vs 0.5% ) sono stati riportati più frequentemente nel braccio ASA404.

In conclusione, l’aggiunta di ASA404 a Carboplatino e Paclitaxel, benché generalmente ben tollerata, non è riuscita a migliorare l’efficacia del trattamento nel carcinoma al polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato. ( Xagena_2011 )

Lara PN Jr et al, J Clin Oncol 2011; 29: 2965-2971



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