BPCO: l'associazione LABA e corticosteroidi non associata a benefici non clinicamente significativi


Le attuali lineeguida raccomandano l’impiego dei corticosteroidi per via inalatoria in aggiunta ai beta2-agonisti a lunga durata d’azione ( LABA ) nel trattamento dei pazienti sintomatici con broncopneumopatia cronica ostruttiva grave o molto grave.

Ricercatori dell’Hospital Central de las Fuerzas Armadas a Montevideo in Uruguay hanno compiuto una revisione per valutare la sicurezza e l’efficacia dell’associazione corticosteroidi per via inalatoria e LABA, rispetto al solo trattamento con LABA, nei pazienti con malattia polmonare cronica ostruttiva da moderata a molto grave.

Sono stati identificati 18 studi randomizzati con 12.446 partecipanti.

La terapia con corticosteroidi per via inalatoria e beta-2 agonisti a lunga durata d’azione non ha ridotto il numero di gravi esacerbazioni ( rischio relativo, RR=0.91 ), la mortalità per qualsiasi causa ( RR=0.90 ), la mortalità respiratoria ( RR=0.80 ) e la mortalità cardiovascolare ( RR=1.22 ).

Al contrario, il numero di esacerbazioni moderate ( RR=0.84 ) e il punteggio SGRQ ( St. George Respiratory Questionnaire ) ( differenza media pesata: -1.88 ) sono risultate significativamente ridotte con la terapia di associazione LABA e corticosteroidi per via inalatoria.

Sebbene la terapia con beta2-agonisti a lunga durata d’azione da sola o in associazione a un corticosteroide per inalazione aumenti FEV1 ( volume espiatorio forzato in 1 secondo ) in modo significativo, è associata a un aumento del rischio di polmonite ( RR=1.63 ).

Dalla revisione è emerso che, rispetto a LABA in monoterapia, la grandezza dei benefici dell’associazione corticosteroide per via inalatoria e beta-2 agonista a lunga durata d’azione non è così clinicamente rilevante; inoltre l’associazione può causare gravi eventi avversi. ( Xagena_2009 )

Rodrigo GJ et al, Chest 2009; 136: 1029-1038



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XagenaFarmaci_2009