Cancro al polmone non-a-piccole cellule squamoso, non-trattato: maggiori benefici con Sintilimab associato a Platino e Gemcitabina rispetto alla sola chemioterapia


Uno studio di fase 3 ha esaminato l’efficacia e la sicurezza di Sintilimab, un anticorpo anti-PD-L1, in combinazione con chemioterapia a base di Platino / Gemcitabina ( GP )nel tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) squamoso, che rappresenta fino al 30% di tutti i pazienti affetti da tumore NSCLC.

La sperimentazione di fase 3, multicentrica, randomizzata, in doppio cieco ORIENT-12 ha coinvolto 357 pazienti in Cina affetti da tumore NSCLC squamoso localmente avanzato o metastatico non-trattato.
I pazienti sono stati randomizzati a chemioterapia GP più Sintilimab ( n=179 ) oppure placebo ( n=178 ).

Dopo un periodo di follow-up mediano di 12.9 mesi, Sintilimab-chemioterapia ha continuato a rivelare un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da progressione rispetto al placebo-chemioterapia ( hazard ratio, HR= 0.536 [ intervallo di confidenza al 95%: 0.422-0.681 ], p inferiore a 0.00001 ).

Eventi avversi emergenti dal trattamento di grado 3 o peggiore si sono verificati nell'86.6% dei pazienti nel gruppo Sintilimab-chemioterapia e nell'83.1% nel gruppo placebo-chemioterapia.

L'incidenza di eventi avversi emergenti dal trattamento che hanno portato alla morte è stata rispettivamente del 4.5% e del 6.7% nei due gruppi di trattamento.

In conclusione, l’aggiunta di Sintilimab alla chemioterapia con Platino e Gemcitabina ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione dei pazienti con cancro al polmone non-a-piccole cellule squamoso, non-trattato. ( Xagena_2021 )

Fonte: Journal of Thoracic Oncology, 2021

Xagena_Medicina_2021